domenica, aprile 28, 2024

Porta

Non puoi aprire una porta senza fede nell'aldilà.

O meglio: lo puoi fare, ma solo se sei a casa, e ti muovi ad occhi chiusi.

Aprire una porta ti espone spesso a un mondo ignoto.

Puoi trovare qualcuno a sorprenderti, ma forse è invece il vuoto a stupirti ancor di più.

O puoi trovare il mondo come era prima.

E questo è più ancora sorprendente: che nulla nel frattempo sia cambiato.

Come nell'ordine discreto di un armadio o nel caotico accumulo di un frigo

o in una stanza che è ancora di nessuno.

La maniglia in questo ti accompagna, a meno che la porta non giri su se stessa.

E allora devi spingere, e poi c'è il rischio che sbatta proprio in faccia a chi ti segue.

Ma quando esci in strada la porta si apre sull'ignoto:

non sai mai che cosa trovi esattamente.

Hai le chiavi in mano per tornare e quelle della macchina per andare.

Ma sempre il gesto è di fiducia, altrimenti non varcheresti proprio alcuna soglia.

Hai fede che di là ci sia qualcosa, ed questo che ti aiuta a uscire tutti i giorni.

 

Antonio Spadaro

sabato, aprile 27, 2024

Se ami

Se ami qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo, altrimenti non lo è mai stato. Richard Bach

venerdì, aprile 26, 2024

Mercato gaudente

La frammentazione antropologica (mente, cuore e corpo vivono come separati in casa), la percezione del valore del tempo solo connesso al presente, la perdita di fiducia delle istituzioni sociali (ognuno sente che deve arrangiarsi da solo) spingono verso un individualismo esasperato in cui il senso è godere delle emozioni che al presente la realtà ci offre, senza possibilità sufficienti di progettare un futuro e delle relazioni a cui rimandare la propria soddisfazione personale. Con tanto godimento del mercato! Gilberto Borghi, Vino nuovo, 21 dicembre 2023

giovedì, aprile 25, 2024

Comunisti

Lì, in Spagna, ci perseguitavano i comunisti. Qui, in Brasile, invece, ci perseguitano come comunisti. Intervista di Camilo Vannuchi a Pedro Casaldáliga, 25 dicembre 1998

mercoledì, aprile 24, 2024

Statistica

Su cento persone:
che ne sanno sempre più degli altri
– cinquantadue;
insicuri a ogni passo
– quasi tutti gli altri;

 

pronti ad aiutare,
purché la cosa non duri molto
– ben quarantanove;
buoni sempre,
perché non sanno fare altrimenti
– quattro, be', forse cinque;

 

propensi ad ammirare senza invidia
– diciotto;
viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
– settantasette;

 

dotati per la felicità,
– al massimo poco più di venti;
innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
– di sicuro più della metà;

 

crudeli,
se costretti dalle circostanze
– è meglio non saperlo
neppure approssimativamente;
quelli col senno di poi
– non molti di più
di quelli col senno di prima;

 

che dalla vita prendono solo cose
– quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;
ripiegati, dolenti e senza torcia nel buio
– ottantatré
prima o poi;

 

degni di compassione
– novantanove;
mortali
– cento su cento.
Numero al momento invariato.

 

Wisława Szymborska

martedì, aprile 23, 2024

Cucinare

Nell'arte di cucinare, la mano, la testa, la cottura e gli ingredienti devono andare insieme, danzando allo stesso ritmo. Fabrizio Caramagna

lunedì, aprile 22, 2024

Perdonare

Non dimentichiamoci mai che, prima di ribellarsi, bisogna perdonare. Riuscire a farlo esige un combattimento interiore per cacciare il rancore e, talvolta, l'odio, che ci tormentano e ci fanno tanto male. Il perdono restaura la nostra umanità. È a prezzo dell'umiltà che diventiamo capaci di ristabilire i legami spezzati. Pedro Opeka